La Tricopigmentazione è una tecnica sempre più popolare nel settore dell’estetica avanzata, ma spesso viene sottovalutata. Molti pensano che basti un semplice corso per diventare esperti, ma la realtà è ben diversa. Dietro questa tecnica c’è un vero e proprio mondo fatto di studio, pratica, conoscenza dei materiali e competenze specifiche.
Se stai cercando un corso di Tricopigmentazione, devi essere consapevole che non tutti i percorsi formativi sono uguali. Una scelta superficiale potrebbe compromettere la tua crescita professionale e, soprattutto, la qualità̀ dei trattamenti che eseguirai sui tuoi futuri clienti.
Ecco gli aspetti essenziali da valutare prima di scegliere un corso di Tricopigmentazione.
1. La Tricopigmentazione non è “solo un tatuaggio”
Uno degli errori più̀ comuni è pensare che la Tricopigmentazione sia semplicemente un tatuaggio sul cuoio capelluto. Non è così.
Questa tecnica richiede una conoscenza approfondita di diversi aspetti:
✔ Anatomia del cuoio capelluto: Comprendere come la pelle assorbe i pigmenti e come reagisce nel tempo.
✔ Tipologie di pelle: Ogni cliente ha una pelle diversa e il risultato varia in base alla tipologia cutanea.
✔ Dinamica dell’invecchiamento del pigmento: I colori possono virare nel tempo se non si utilizzano i prodotti e le tecniche giuste.
Un buon corso deve insegnarti questi concetti prima ancora di farti prendere in mano un dermografo. Se il corso parte direttamente dalla pratica, senza spiegarti la teoria, è già̀ un segnale di scarsa qualità̀.
2. Tecnica e manualità: non è così semplice come sembra
Molti corsi vendono l’illusione che bastino pochi giorni per diventare Tricopigmentisti professionisti. La verità̀ è che la manualità̀ si sviluppa con il tempo e con la pratica costante.
La Tricopigmentazione richiede:
✅ Precisione estrema: Ogni punto deve essere perfettamente posizionato per creare un effetto naturale.
✅ Controllo della pressione: Troppo leggera e il pigmento non si deposita, troppo forte e si creano macchie antiestetiche e quindi delle discrasie antiestetiche
✅ Coordinazione occhio-mano: Deve essere impeccabile per garantire uniformità̀ nel trattamento.
Se un corso ti promette risultati immediati, senza un adeguato percorso di apprendimento, probabilmente ti sta vendendo false speranze.
3. La scelta dei pigmenti: non tutti sono uguali
Uno degli aspetti più̀ complessi della Tricopigmentazione è la scelta e l’applicazione del pigmento. Un buon corso deve insegnarti a distinguere tra:
🔹 Pigmenti permanenti e semi-permanenti: Conoscere la differenza tra queste due tipologie è essenziale per comprendere le possibili evoluzioni cromatiche nel tempo, come il viraggio verso tonalità indesiderate come il blu o il verde.
🔹 Metodo e tecnica di pigmentazione: È fondamentale conoscere il quantitativo corretto da inoculare per ogni singolo puntino, al fine di evitare che, col tempo, si dilati, si unisca ad altri e formi macchie, compromettendo il risultato estetico.
🔹 Composizione chimica: I pigmenti di bassa qualità possono alterarsi nel tempo, causando effetti innaturali già dopo pochi mesi.
🔹 Tonalità adatte a ogni fototipo: Non esiste un pigmento universale. La scelta del colore deve essere calibrata in base al tono della pelle e dei capelli per ottenere un effetto realistico e armonioso.
Se un corso non approfondisce questi argomenti, rischi di trovarti impreparato davanti ai tuoi clienti.
4. Un trattamento di qualità si vede da vicino, non da lontano
Uno degli errori più̀ comuni è valutare un trattamento solo dalle foto. Da lontano, tutto sembra perfetto, ma è da vicino che si vede la qualità̀ di una Tricopigmentazione.
Un buon corso deve insegnarti a realizzare un lavoro che sia:
✅ Naturale: I punti devono essere della giusta dimensione e distribuiti in modo realistico.
✅ Uniforme: Nessun doppio colore, nessuna macchia.
✅ Indistinguibile dai capelli naturali: Anche da pochi centimetri di distanza.
Molti corsi mostrano solo foto ritoccate o scattate da angolazioni strategiche. Diffida da chi non ti fa vedere i lavori da vicino e senza filtri.
5. Attrezzatura e strumenti: un kit non fa il professionista
Un kit professionale dovrebbe includere:
🔹 Un dermografo di alta qualità: Non un dispositivo economico che compromette il risultato.
🔹 Pigmenti professionali e certificati: Devono essere testati per evitare viraggi di colore.
🔹 Pelli sintetiche per esercitarti: Essenziali per sviluppare la manualità̀ prima di lavorare su una persona.
6. Dopo il corso: sei lasciato solo o ricevi supporto?
La formazione non si esaurisce con le ore in aula. Dopo il corso, avrai bisogno di affiancamento e supporto per i tuoi primi trattamenti reali.
Un corso serio offre:
📞 Supporto continuo post-corso: Grazie al manuale da me realizzato, avrai un valido supporto sempre a portata di mano per consultare in ogni momento. Sarà il tuo riferimento per ogni dubbio sul metodo e sulla tecnica, e sarò sempre pronta a rispondere alle tue domande.
📹 Materiale aggiornato e pratico: Il manuale include tutte le informazioni cruciali, permettendoti di perfezionare le tue competenze anche dopo il corso.
📍 Consigli sui materiali da utilizzare: Riceverai indicazioni precise sui migliori strumenti e materiali da acquistare, affinché tu possa lavorare sempre con i migliori prodotti disponibili sul mercato.
Se il corso non prevede alcun supporto successivo, potresti ritrovarti senza risposte nei momenti più critici.
7. Diffida delle promesse facili e dei corsi low-cost
Un corso di qualità̀ ha un costo adeguato perché include esperienza, formazione avanzata e materiali professionali.
Se un corso costa troppo poco, chiediti:
❌ Chi è il formatore? Ha esperienza reale nel settore?
❌ Quanto dura il corso? È sufficiente per formarti davvero?
❌ Vi una valido e reale supporto post corso?
Investire in una buona formazione significa garantirti una base concreta per un futuro lavorativo stabile e serio e di qualità
Conclusione: la formazione è la chiave per il successo
La Tricopigmentazione non è una tecnica che si impara in pochi giorni. Richiede studio, pratica e un percorso formativo serio. Scegliere il corso giusto fa la differenza tra diventare un vero professionista o rimanere